Da Cosangeles a Catanzaro con idiota furore

[frax]

Da Cosangeles a Catanzaro con idiota furore

Ultra ’di Catanzaro vi scrivo per darvi atto che l’omaggio che avete fatto a Piero Romeo (a lui si deve l’intuizione di definirvi “chirilla’) mi ha commosso.

Aver scritto in mezzo a voi il suo ricordo e dei nostri morti ultrà resta nell’epica del nostro contendere.

Ricordiamo i morti ma ricordiamoli vivi.
Come noi già ricordammo Mimmolino.

Vi scrivo per fatto personale. Sono l’autore di Cosangeles, concetto da voi messo in burletta domenica con uno striscione non molto leggibile recitante :”Per essere Cosangeles manca solo il mare,sei proprio un'idiota non c"è niente da fare”.

Se cercavate l’idiota, quello sono Io. Non uno scemotto qualsiasi. Io sono quello che cerca di essere Jugale, l’idiota del nostro villaggio, lo zio di Totonno.

Io provo ad essere l’idiota grandioso, immenso, messianico: l'incarnazione della perfezione nel seguire l’irraggiungibile Utopia.

Scrivo anche per conto di Jo Pinter, colui che rubo la giacca a Mick Jagger e la consegno’ ai Nuclei Sconvolti che l’hanno seppellita in una cassa con una bottiglia di Dom Perignon e 20 grammi di Manali. in un posto a metà tra la città e il mare.

Quella cassa sarà aperta quando il Cosenza riuscirà (se mai riuscirò) ad andare in serie A.

E’ una questione che non vi appartiene, essendo voi nati con la camicia addosso. E’ questione paradossalmente di mare e orizzonte. Guardiamo spesso l’orizzonte del mare, , a volte facciamo 2 passi, ci sembra vicino, ma poi si allontana. Ma ci serve per camminare e viaggiare da decenni. . E comunque vada (a volte è andata veramente male) per fortificarlo ancor di più quell’ideale.

Per scrivervi corredo le mie parole con un disegno da Intelligenza artificiale per abbellirvi il paesello. Perché in fondo noi cosentini siamo dei grandi provinciali, voi dei grandissimi paesani, con tutto il rispetto che si deve ai paesani.

Vi comprendo. Quel buzzurro di Cruciani che vi punge non definendovi indicandovi al peggior ludibrio. E poi quel giocatore scozzese Hateley che disse di aver giocato nella città’ più brutta d’Europa aggiungendo : “Sono in un posto chiamato Catanzaro: che buco! Mendicanti a ogni angolo, bambini che giocano nella sporcizia senza quasi niente addosso, e le peggiori case che si possano immaginare”.

Che idiozia. Mi spiace. L’idiota torna a sognare. Aspetto il 2 marzo. Chissà accade come quella volta con Aita, oppure come quel 28 agosto di Caccetta e Gambino. Quando accade poche volte è molto più bello.

Saluti da Cosangeles
La città dei lupi dove le aquile non potranno mai volare.

Paride Leporace.
📸 Guarda questo post su Facebook https ... 1175037549